Seminario sulle Smart Cities all’ European  University Institute – Robert Shuman centre for advanced studies” Firenze Villa La Fonte S.Domenico, Fiesole 6 Febbraio 2015

Giornata terribile sia per  il traffico sull’autostrada per Firenze sud che per il mal tempo che nella mattinata  mi ha accompagnato nella ricerca di un percorso  alternativo che mi portasse dall’aereoporto di Peretola a S.Domenico  in Fiesole  sede dell’ EUI  attraversando una città sempre alla prese con situazioni di traffico congestionato (soprattutto sui viali), i lavori delle nuove linee della tranvia e il maltempo che spinge tutti gli italiani   a utilizzar ancora di più il mezzo privato (non collettivo, non in sharing).

Ma ne valeva la pena: sono arrivato in un posto “Villa la Fonte”  fantastico nel pieno stile delle ville Fiorentine  ed ad un luogo EUI-FSR di formazione ed elaborazione delle idee  che conoscevo solo di nome e che mi ha ancora di più sorpreso per il livello di competenza, analisi critica ed organizzazione.

Il motivo è stato il seminario  “smart cities, smart regulation”  organizzato dal Florence School of Regulation- FSR (in particolare il dipartimento della comunicazioni e media) nel quale si è dibattuto il concetto e l’approccio “smart city” rispetto alle esigenze delle città (piattaforme tecnologiche, scenari di integrazione e normativi)  e dei cittadini (servizi efficienti, indicatori di qualità e rispetto  della privacy). In quattro sessioni (Malaga e Florence town experience technologies and urban planning; standards interoperability and cybersecurity; smart city and regulation and coordination)   i 30 partecipanti  provenienti dai differenti paesi della Unione Europea e da differenti Enti (Commissione Europea; Università, società di ICT ed ingegneria, rappresentanti  delle città, etc)  hanno discusso  le varie tematiche sulla base di specifiche presentazioni in un approccio stile tavola rotonda.  Iniziativa molto interessante, con aspetti di novità (security, privacy and regulation) ma soprattutto con una conferma che sto apprezzando  emergere specialmente nell’ultimo anno :  viene abbandonata  una visione prettamente tecnologica delle soluzioni possibili (“buy technologies and solve problems”) per intraprendere un percorso molto meno “fashion” ma sicuramente più realistico ed efficace per rispondere ai bisogni e le esigenze dei cittadini basato su  soluzioni che considerino sopratutto gli aspetti organizzativi/operativi e normativi. Ad esempio è meglio avere un bus ogni 3-5 minuti che un app su smart phone che annuncia il prossimo bus tra 15/20 minuti!